giovedì 28 aprile 2011

Banditi svaligiano Merkur Win. 'Pronto a sparare'

SANTENA «La prossima volta gli sparo mentre scappano». E’ furioso Raffaele Pasquariello, titolare dell’agenzia di scommesse Merkur Win di via Asti 44. Giovedì, intorno alle 22, due rapinatori a volto coperto hanno fatto irruzione armati di pistola e hanno portato via 5.000 euro dalla cassa. Finora l’agenzia era stata bersagliata da furti, l’ultimo a gennaio: da allora la porta di ingresso ha un pannello di legno al posto del vetro. «Spendo solo soldi a rifarla, tanto vale lasciarla così...».


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giovedì 21 aprile 2011

L'argine del Banna ora e' da ripensare

SANTENA Bisogna riprogettare: l’intervento sull’argine sinistro del Banna è stato messo in crisi prima ancora di essere messo in cantiere. Ed è diventato ancora più urgente dopo la piena del 16 marzo. L’acqua ha infatti eroso profondamente la sponda sinistra dopo il ponte Cavour, verso la Trinità, dove non ci sono ancora protezioni. Ma non solo: ha anche danneggiato quella destra, dove la difesa spondale è in costruzione. «Se quest’autunno ci fosse una piena come quella di marzo, la Trinità andrebbe a mollo e a destra verrebbe portato via quello che è appena stato fatto», lancia l’allarme il capogruppo Roberto Ansaldi della minoranza Santena Cambia.


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Santena deve riprogettare l’argine a difesa della Trinità

Bisogna riprogettare: l’intervento sull’argine sinistro del Banna è stato messo in crisi prima ancora di essere messo in cantiere. Ed è diventato ancora più urgente dopo la piena del 16 marzo. L’acqua ha infatti eroso profondamente la sponda sinistra dopo il ponte Cavour, verso la Trinità, dove non ci sono ancora protezioni. Ma non solo: ha anche danneggiato quella destra, dove la difesa spondale è in costruzione.


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lunedì 18 aprile 2011

Il consigliere Miano si dimette. Gli subentra Arnaudo, Udc

SANTENA Il consigliere di maggioranza Massimiliano Miano si dimette.Deve farlo perché si candida per le elezioni comunali a Torino. Con la lista dei Moderati. Al suo posto entrerà Enrico Arnaudo, 49 anni, dirigente all’Asl 5 a Moncalieri. E’ dell’Udc. Entrerà quindi nei banchi delle minoranze e questo altera gli equilibri attuali, togliendo un voto alla risicata maggioranza.


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giovedì 14 aprile 2011

Entra in azione Santena Solidale. Soldi e pastasciutta se passi l'esame

SANTENA Pasti caldi e aiuti economici: è entrata in azione “Santena Solidale” l’associazione caritativa . «Ed è già venuta una persona a chiederci aiuto», rivela Francesco Cima, bancario in pensione, presidente della onlus e della casa di riposo Forchino tra le cui mura è nata. Il sodalizio darà solo un supporto economico e materiale di breve periodo, senza instaurare una relazione di sostegno più ampia: servono infatti figure professionali specifiche per dialogare con una persona in difficoltà, aiutarla a capirne le ragioni, a individuare le risorse e le strategie per uscirne.


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I “reduci” tornano a lavorare sotto i capannoni ex Ages

Tetti da ricostruire, macchinari da rottamare o da acquistare, sgombero locali, pulizie, inventario, riorganizzazione degli spazi. E’ tempo di rimboccarsi le maniche alla Belconn Gomma e Cavi: da lunedì, 25 persone hanno ripreso il lavoro su due turni. Obiettivo: rianimare l’ex Ages e dare forma al progetto dell’ingegnere Claudio Gabriele Belforte, che a febbraio ha rilevato lo stabilimento di via Trinità insieme a 111 dipendenti, recuperati fra i 370 lavoratori dell’azienda commissariata.


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mercoledì 13 aprile 2011

Soldi e pastasciutta da Santena Solidale

Pasti caldi e aiuti economici: è entrata in azione “Santena Solidale” l’associazione caritativa nata tra le mura della casa di riposo Forchino. Il sodalizio darà solo un supporto economico e materiale di breve periodo, ma senza instaurare una relazione di sostegno più ampia.

 

 

Santena Solidale non dispone di queste figure. La onlus si finanzia con le quote dei soci e le donazioni. <+corsivo>«Nei giorni scorsi abbiamo anche potuto incassare 12.000 euro dalla vendita della casetta d’un nostro ospite. Come era stato concordato con lui, è il 15 % del ricavato. Il resto rimarrà al Forchino».

<+tondo>Insomma: soldi e cibo a chi dimostra di meritarli. Tutto qui.

<+domanda>Cosa deve fare chi ha bisogno di rivolgersi a voi?

<+tondo>Deve venire a parlarci qui nell’ufficio al piano terra del Forchino, in via Milite Ignoto 32, dalle 10 alle 12 nei giorni di martedì, giovedì o sabato. Vediamo quale tipo di aiuto serva, solo un pasto caldo o se sia una questione di denaro. Ma possiamo soccorrere per periodi brevi, incoraggiando a superare i motivi che hanno portato al disagio.

<+domanda>Chi chiede aiuto economico dovrà pazientare qualche giorno.

<+tondo>Non siamo un bancomat, non si potranno avere denari seduta stante. La richiesta viene presentata al direttivo e viene istruita una pratica. Per controllare che la richiesta di aiuto sia motivata e che non possa essere soddisfatta in altri modi.

<+domanda>Una pratica? Come in banca?

<+tondo>No. Non è come in un ente pubblico o in una banca: da noi non c’è burocrazia. Il direttivo può decidere in pochi giorni. Ora che siamo all’inizio penso non si andrà oltre i 10-12 giorni. Più avanti potremo essere più rapidi.

<+domanda>Cosa andrete a vedere con la vostra verifica?

<+tondo>Una delle prime cose è se la persona che chiede una mano non abbia parenti che per legge sono tenuti a soccorrerlo: il Codice Civile parla chiaro. E poi quali siano i motivi che hanno portato al disagio, le prospettive di soluzione, che lavoro facesse o se l’abbia perso, se abbia già ricevuto aiuti da altre organizzazioni o se abbia prestiti in corso. 

<+domanda>Chi parla con la persona che viene da voi? Avete psicologi o assistenti sociali, counsellor o altre figure addestrate per questo tipo di colloqui?

<+tondo>No, ci parliamo noi direttamente. Lo farò io oppure il direttore Sergio Pasino <+corsivo>(ex dirigente della Fiat Lubrificanti, ndr) <+tondo> o un altro del direttivo. Ciascuno di noi ha esperienza sufficiente per capire se la pratica è ammissibile o meno. E, dopo questo primo filtro, viene valutata da tutto il direttivo riunito.

<+domanda>Potrebbero raccontarvi delle bugie.

<+tondo>Beh, intanto siamo tutti di Santena e abbiamo una conoscenza abbastanza approfondita di quali possano essere le origini delle situazioni difficili. E conosciamo anche molta gente. Ma se c’è qualche dubbio possiamo avere altre informazioni.

<+domanda>Per esempio?

<+tondo>Se si rischia lo sfratto perché ci sono affitti arretrati chiederemo ai proprietari o agli amministratori. Oppure chiederemo di vedere le bollette, se ci dicono di rischiare di vedersi tagliare la luce o il telefono.

<+domanda>Par di capire che sia in buona misura una questione di fiducia…

<+tondo>Sì, ma c’è anche un modulo da compilare e da firmare attestando che i dati forniti sono veri. Non è molto diverso da chiedere un fido in banca. Ma noi non chiediamo né garanzie né la restituzione.

<+domanda>E se le richieste si ripetono perché la situazione difficile non è superata?

<+tondo>Diciamo subito con chiarezza che il nostro aiuto è per situazioni eccezionali o può essere solo di breve durata. Non possiamo dare né stipendi né bonus fissi. Poi vedremo quali casi arriveranno. Può darsi che l’aiuto debba ripetersi più volte; non è escluso a priori. Importante è che tutto il direttivo sia d’accordo. 

<+domanda>I pasti caldi potranno essere consumati direttamente al Forchino.

<+tondo>Ma  il loro costo non graverà sul bilancio della casa. Saranno rimborsati dalla onlus. Quest’anno si tratta di 4 euro a pasto.

<+domanda>La crisi ha colpito duro anche qui: licenziati, fabbriche fallite, piccoli imprenditori e artigiani che faticano ad andare avanti. Il rischio usura è forte.

<+tondo>Saremmo già soddisfatti se riuscissimo ad evitare che qualcuno finisse nelle mani degli strozzini per un po’ di bollette o piccoli debiti. O ricorresse a qualche agenzia finanziaria senza scrupoli, di quelle che chiedono interessi altissimi.

<+tondo><+firma_coda>Mario Grieco


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lunedì 11 aprile 2011

L'abside senza crepa

SANTENA Chiusa la crepa nell’abside della chiesa parrocchiale e restaurati intonaci e decorazioni. Nei giorni scorsi sono state tolte le impalcature esterne. Ora la parte semicircolare dietro l’altare è tornata come nuova. L’abside è la parte più vecchia, settecentesca, sopravvissuta alla demolizione della vecchia chiesa ottant’anni fa. S’era come “scollato” da tutto il resto dell’edificio. La crepa correva da una parete all’altra attraversando anche la semicupola.


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giovedì 7 aprile 2011

D'Alcala': battaglia legale sulla confisca di villa e bena

SANTENA «Faremo appello contro la confisca dei beni». Il legale di Vincenzo D’Alcalà, Claudio Strata, annuncia la volontà di ricorrere contro la sentenza che ha confermato il sequestro della villa di via Gamenario, un appartamento a Pietra Ligure, conti correnti, titoli e i terreni di Villastellone accanto alla sede della Galuro Autotrasporti, amministrata dalla moglie e dal figlio dell’usuraio che per molti anni è stato l’uomo più temuto di Santena. Fino alla condanna di sette anni fa.


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mercoledì 6 aprile 2011

Erosa la sponda del Banna: urgono interventi a Santena

La sponda sinistra del torrente Banna è stata danneggiata dalla piena di due settimane fa: la parte bassa dell’argine naturale è stata erosa dalla forza dell’acqua. Un centinaio di metri dai campi sportivi in avanti. E’ la dimostrazione, se ve ne fosse stato bisogno, di come sia fragile la riva verso la Trinità. E dell’urgenza di rimediare.


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lunedì 4 aprile 2011

D'Alcala', beni confiscati

SANTENA I beni di Vincenzo D’Alcalà saranno confiscati; eccetto la casa dove vivono i suoceri e i mezzi della Galuro autotrasporti. Il tribunale ha stabilito di rendere così definitivo il sequestro della villa di via Gamenario, di un appartamento a Pietra Ligure, conti correnti, titoli e i terreni di Villastellone su cui ha sede la ditta di trasporti, amministrata dalla moglie e dal figlio di D’Alcalà.


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Confiscata casa dell’usuraio santenese D’Alcalà

I beni di Vincenzo D’Alcalà saranno confiscati; eccetto la casa dove vivono i suoceri e i mezzi della Galuro autotrasporti. Il tribunale ha stabilito di confermare il sequestro della villa santenese di via Gamenario, di un appartamento a Pietra Ligure, conti correnti, titoli e i terreni di Villastellone su cui ha sede la ditta di trasporti, amministrata dalla moglie e dal figlio di D’Alcalà. L’impresa non verrà confiscata perché già in gestione controllata. Lo stesso vale per i mezzi, buona parte in leasing e comunque acquistati dopo che il santenese aveva già scontato la condanna per usura. La casa dei suoceri di via Cavour, invece, tornerà ai suoceri nonostante sia intesta al 50 % alla famiglia di D’Alcalà.


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