SANTENA - Un uomo comune catapultato nel violento mondo del nazismo. La scoperta di una tragica verità. Il misterioso omicidio di una ragazza. Questi gli ingredienti del nuovo libro di Flavio Vasile, “L’eredità del male”, appena pubblicato dalla casa editrice Giancarlo Zedde. La vicenda è ambientata nella Germania del 1939, in pieno nazismo. Il suo autore vive invece a Santena. Il protagonista, Hans Bauer, è un giovane poliziotto. Flavio Vasile ha 41 anni, una laurea in ingegneria elettronica, una moglie (Monica, tre anni più giovane) e due figli di 2 e 7 anni, Alessandro e Eleonora. Invece di inseguire delinquenti, progetta impianti elettronici all’Iveco Daily. Entrambi, Hans e Flavio, si trovano davanti al lato più oscuro e inquietante dell’umanità. «L’aspetto che ho voluto esaminare più a fondo è proprio il male – spiega l’autore – Ho cercato di descrivere l’atteggiamento di un personaggio ordinario, come potrebbe essere ognuno di noi, di fronte a questa forza oscura e inspiegabile che ancora oggi si manifesta costantemente nella realtà». Nel suo libro sviluppa anche altri argomenti importanti, come il tema della convivenza del cattolicesimo con il nazismo, la difficile situazione degli omosessuali in quel periodo, il rapporto tra un padre e un figlio e l’eredità che i nazisti vorrebbero lasciare al mondo. Il titolo deriva proprio da queste ultime riflessioni. I protagonisti si richiamano a figure storiche realmente esistite e a personaggi inventati. «Per alcuni di loro mi sono ispirato a persone che conosco, anche a me stesso – rivela Flavio - Il protagonista ha un carattere simile al mio, nonostante esteriormente sia l’opposto di come sono io. Ho preso spunto anche dal mio migliore amico, Massimo Della Malva, senza il quale questa storia non sarebbe mai esistita ». La prima ideazione è infatti avvenuta proprio dietro esortazione dell’amico: «Era il giorno del mio compleanno, il 9 ottobre del 2008. Quel mattino Max è venuto da me per propormi la storia, che mi è subito piaciuta. Così ho cominciato a scrivere. Quando invento una vicenda non so mai come va a finire. Quello che costruisco mi suggerisce il finale. Man mano che le pagine aumentavano facevo leggere le bozze a Massimo, che commentava con piacere i nuovi sviluppi». La stesura del libro è venuta come un torrente: 253 pagine in meno di cinque mesi. «Se una storia mi piace, è come se le parole fluissero da sole, non provo alcuna difficoltà. Cerco di visualizzare la situazione come se fosse la scena di un film. Rivedo il pezzo fotogramma per fotogramma finchè non mi viene naturale riportarlo sulla carta com’è nella mia immaginazione. Scrivere è come un’alchimia, qualcosa che non mi spiego e che ho dentro fin da quando ero bambino ». In effetti, a 6 anni il futuro ingegnere inventava fumetti e testi di canzoni da suonare insieme agli amici. Dopo il diploma ha cominciato a scrivere racconti seguendo la passione per la fantascienza e le avventure ai confini con la realtà. Quegli anni sono stati una sorta di laboratorio dove formarsi e accettare giudizi e consigli da amici e parenti. Poi, nel 2008 autoproduce “Job one”, vicenda romanzata di un esperimento di lavoro condotto nel campo dell’automotive. Nel 2009 esce il secondo libro, “Nove veli neri” (Zeroundiciedizioni), raccolta di racconti di genere noir-fantastico. La stesura del suo ultimo libro è avvenuta soprattutto di sera e di notte. «Lavoro tutto il giorno e l’unico momento libero è la sera. Invece di guardare la televisione, preferisco leggere un buon libro o scrivere; magari rimango sveglio fino alle due di notte. E’ il momento più calmo, nessuno che disturba, solo il silenzio. Con la mia stufa vicina, quest’inverno riempivo le ore di immagini e personaggi inventati. Non riesco a trovare un passatempo migliore». Il problema - come per tutti gli autori esordienti - è trovare qualcuno che creda in te: «Ho mandato la copia di “L’eredità del male” a 52 case editrici. Una decina mi ha risposto in modo entusiastico, ma volevano essere pagate. Alla fine sono stato contattato dalla casa editrice Giancarlo Zedde, che ha accettato di pubblicare il romanzo senza spese. La correzione delle bozze è durata più della stesura stessa del libro, da settembre a febbraio». Adesso comincia il lavoro più arduo, quello di farsi conoscere. Per questo l’autore ha creato una pagina su Facebook (Eredità del male editoria) e preso contatti con molti blogger specializzati in “noir”, a cui chiedere un giudizio sull’opera.
Nella foto Lo scrittore santenese Flavio Vasile.
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