SANTENA Conti correnti e titoli ritornano ai figli di Vincenzo D’Alcalà. Invece la villa dove vive in via Gamenario, i terreni a Villastellone e un appartamento a Pietra Ligure restano confiscati. E’ la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Torino in merito al ricorso avanzato dallo stesso ex strozzino. Non ci sono vinti né vincitori dunque. Perché il pubblico ministero Giuseppe Riccaboni chiedeva anche la confisca dei mezzi della Galuro Autotrasporti, l’azienda di famiglia con sede a Villastellone in cui lavora oggi il santenese. All’opposto, l’avvocato difensore Claudio Strata aveva fatto ricorso per riavere tutte le proprietà intestate ai familiari.
www.corrierechieri.it/art/Confiscata la casa a D\'Alcala\' ma non i conti in banca
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