mercoledì 25 maggio 2011

Tutti i risultati delle gare sportive tra le scuole

Gli studenti di Pecetto fanno man bassa di premi alla terza edizione della giornata dello sport organizzata dalle scuole secondarie di Poirino, Cambiano, Santena e Pecetto. Il meeting di atletica si è svolto venerdì mattina al campo sportivo di via Fonte Antico e hanno partecipato oltre 250 ragazzi delle medie dei quattro Comuni.


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Veleni e querele a Santena dopo le accuse di Nicotra

La Giunta è morta ed escono gli scheletri dagli armadi di Santena? Così sembrerebbe a sentire le accuse lanciate dall’ex sindaco Benedetto Nicotra nel suo “comizio” in piazza Martiri. Attacchi pesantissimi non solo contro le minoranze, ma anche verso gli ex colleghi di maggioranza. Tre in particolare: Santino Cascella, Walter Mastrogiovanni ed Edoardo Tamagnone, attaccato attraverso il padre Sergio, sindaco di Poirino. Accuse tutte bollate come false. Contro le quali alcuni annunciano querela. 


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lunedì 23 maggio 2011

''Aggredito, ma tornero'''. L'affondo dell'ex sindaco

SANTENA «Mi hanno aggredito in un modo vergognoso». Il sole picchia ancora sulla piazza venerdì alle sette di sera, quando Benedetto Nicotra comincia a parlare, in giacca e cravatta. Ha scelto un comizio l’ex sindaco per dire di persona «al popolo che mi ha eletto» quanto bene ha fatto a Santena e quanto cattivi sono i consiglieri che undici giorni prima l’hanno mandato a casa assieme a tutto il Consiglio comunale. La piazza è calda. Nicotra e i suoi ex assessori sono al centro della piazza sotto il palco. Senza più titoli, parlano a nome del partito che rappresentano, il Popolo delle Libertà. Di fronte sta la gente, allineata nella striscia d’ombra dei gazebo usati l’altra settimana per la sagra dell’asparago. Qualcuno è sotto i portici, qualcuno affacciato dalla finestra di casa. Si calcolano circa 250 presenti.


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La Storia del Corriere di Chieri raccontata dal suo Direttore

PRESENTAZIONE 

Dal 2000 il Corriere è passato da settimanale a bisettimanale: esce cioè due volte in edicola, il martedì ed il venerdì con una foliazione media di 60 pagine interamente a colori. Lo staff è composto di una ventina di dipendenti, tra cui sette giornalisti interni ed una cinquantina di collaboratori free lance. Obiettivo principe resta la cronaca locale di un ampio territorio che comprende circa 100mila abitanti. Il Corriere di Chieri è da 65 anni la testata leader di una zona che spazia dai confini est di Torino, ovvero dalla collina di Pino sino alla pianura di Poirino e Cambiano e All'alto Astigiano dove i centri principali sono Castelnuovo Don Bosco e Villanova d'Asti.

Da una sua costola è nato nel 1989 il settimanale "Corriere di Moncalieri", 32 pagine di foliazione media, anch'esse interamente a colori. I contenuti, anche in questo caso, sono di informazione locale che spazia sui più svariati argomenti, coprendo il territorio di Torino sud che ruota attorno alle città principali di Moncalieri e Nichelino.

La pubblicità è gestita in proprio dalla società editrice Publichieri srl, con sede in via Chieri 62, Andezeno. 
 

DIRETTORI 

Giorgio Ghirardi 1945 - 1978

Beppe Conti 1978 - 1980

Mario Ghirardi 1980 ad oggi 
 

STORIA

Il primo giornale locale apparve a Chieri nel 1877, inaugurando una tradizione destinata a protrarsi sino ad oggi, al pari di quanto successo in tutti i capoluoghi di provincia e nei maggiori centri del Piemonte. Con la fine del secondo conflitto mondiale (8 maggio 1945) fu avvertita nuovamente, dopo la parentesi fascista, l'esigenza di dar vita ad un foglio informativo capace di interessare un lettore sicuramente più maturo ed ansioso di conoscere una realtà che si presentava ricca di innovazioni politiche e sociali e che sarebbe stata caratteristica del periodo immediatamente postbellico e degli anni della ricostruzione.

Da tali presupposti presero le mosse Giorgio Ghirardi ed un gruppo di amici e collaboratori per dar vita al "Corriere".

La famiglia Ghirardi era già proprietaria, sin dall'inizio del secolo, della omonima tipografia diretta e gestita in prima persona da Giorgio e Maddalena, figli del fondatore Matteo Ghirardi. La tipografia aveva già dalla sua un passato ricco di prestigio in quanto tra l'altro provvedeva alla stampa di volumi per conto della Deputazione Subalpina di Storia Patria; in aggiunta possedeva un'esperienza "giornalistica" derivante dall'avere in passato provveduto alla stampa di alcuni periodici chieresi. Anche dalla necessita' di dare all'attività della tipografia un maggiore sviluppo maturò la decisione di dedicarsi direttamente alla "confezione" di un giornale.

Il "Corriere" traeva quindi origine da una serie di motivazioni sviluppatesi su tre concetti fondamentali di pari importanza.

In primo luogo la motivazione di carattere economico: si trattava infatti di creare un'impresa volta al conseguimento di un profitto e a tal fine occorreva massimizzare la tiratura e la diffusione del giornale in strati sempre più ampi di lettori. Per conseguire questo obiettivo era necessario dare una connotazione informativa, che non trascurasse gli aspetti politici economici e sociali di carattere nazionale, e anche internazionale, ma che privilegiasse l'informazione prettamente locale, intesa sia come cronaca di fatti locali sia come veicolo informativo degli organi e degli enti locali quali la Civica Amministrazione, i partiti e le associazioni di vario genere. Tutto questo senza trascurare informazioni utili ai lettori: necrologi, Stato Civile e orari dei collegamenti (filobus e treni) lungo le principali vie di comunicazione.

Poi una considerazione di carattere politico. Tenuto conto che la classe politica dominante in quegli anni nel Chierese era rappresentata dalla Democrazia Cristiana, il "Corriere" pur mantenendosi ideologicamente indipendente e al di sopra delle parti si proponeva come veicolo d'informazione per tutti i partiti. La "lettera al direttore", siglata o anonima, servirà come spunto di polemiche e dibattiti, senza peraltro trascendere i limiti di confronto ideologico non particolarmente connotato. Va tenuto in conto che la città in quegli anni era caratterizzata da una significativa presenza politica di orientamento cattolico che coinvolgeva significativamente anche la classe operaia, piuttosto consistente data la presenza di parecchie industrie tessili.

Il 28 luglio 1945 va dunque per la prima volta in edicola il "Corriere di Chieri settimanale d'informazione". Si tratta di un unico foglio formato trentaquattro per cinquantaquattro centimetri, al prezzo di quattro lire.

L'impaginazione è inizialmente su cinque colonne. A partire dall'anno successivo sarà modificata in "Corriere di Chieri-settimanale indipendente d'informazione" e l'impaginazione passerà su sei colonne.

In prima pagina, le prime due colonne sono riservate alla rubrica "Avvenimenti della settimana" cioè ad un riassunto panoramico degli avvenimenti succedutisi nella settimana sia in Italia sia all'estero, e che per la loro importanza, potevano rivestire interesse per la categoria di lettori cui il giornale faceva riferimento.

Altre due colonne, sempre della prima pagina, sono dedicate alla "Cronaca locale" e ad eventuali commenti della redazione. Si deve a questo proposito evidenziare che mentre le informazioni relative alla rubrica "Avvenimenti della settimana" erano  comunicati d'agenzia, la cronaca locale era curata direttamente dalla redazione che si avvaleva del supporto di collaboratori volontari ed occasionali dislocati sul territorio. Analogo discorso vale per l'ultima colonna della prima pagina dedicata agli avvenimenti sportivi locali.

La seconda pagina risultava dedicata quasi esclusivamente alle rubriche utili alla collettività cioè stato civile, disposizioni emanate dagli enti pubblici, orari dei principali collegamenti con il circondario ecc., mentre un discreto spazio era riservato ai comunicati dei partiti e delle associazioni di vario genere e natura (agricoltori, esercenti, reduci); oltre naturalmente ai necrologi ed ai messaggi di carattere pubblicitario.

Tuttavia, ferma restando la composizione indicata, lo spazio e le rubriche venivano distribuite in funzione della disponibilità di notizie e ricorrendo, se del caso, alla creazione di rubriche diverse, quali, ad esempio, la "Voce dei lettori".

In particolare quest'ultima il più delle volte costituiva un'"opportunità" della redazione per intervenire o prendere posizione su determinati argomenti, pur mantenendo indipendenza ideologica. La composizione tipografica, caratterizzata da una saltuaria presenza di fotografie, consentiva una distribuzione delle rubriche e delle notizie estremamente flessibile ed adattabile alle esigenze dell'impaginazione, secondo la moda del tempo.

La raccolta dei messaggi commissionati dagli inserzionisti locali era svolta direttamente dalla redazione del giornale; al contrario la gestione della pubblicità di rilevanza nazionale, o comunque extraterritoriale, venne sin d'allora affidata alla concessionaria milanese di pubblicità A. Manzoni, oggi una delle principali aziende nazionali del settore, a cui il giornale si affidò sino al 1997. Da allora la pubblicità è totalmente gestita in proprio.

Gli introiti derivanti dalla pubblicità, la gestione oculata dei costi di stampa e l'andamento delle vendite consentirono al "Corriere" la possibilità di autofinanziare l'iniziativa editoriale e di realizzare un utile, salvando in tal modo il carattere indipendente del giornale. 


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giovedì 19 maggio 2011

Va a processo il marito ''spione'' con la microcamera

RIVA Spiava la moglie con una telecamera nascosta nel televisore e poi registrava tutto quello che accadeva in camera da letto in un computer piazzato in cantina. Due anni fa l’uomo, 56 anni, era finito in carcere per pochi giorni e mercoledì si è aperto il processo di fronte al Tribunale di Moncalieri. Le accuse di stalking e maltrattamenti, formulate inizialmente dagli investigatori, si sono però rivelate infondate e l’imputato, un irreprensibile impiegato rivese, deve rispondere “solamente” di percosse e interferenze illecite nella vita privata della consorte.


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lunedì 16 maggio 2011

L'ora del traghettatore

SANTENA Per un anno il timone del Comune sarà in mano Giuseppe Zarcone: è il commissario prefettizio arrivato giovedì scorso, tre giorni dopo la caduta del sindaco Benedetto Nicotra. Un anno perché la previsione è che le elezioni si svolgano nella primavera del 2012. «La legge attuale prevede che si vada al voto fra il 15 aprile ed il 15 giugno», precisa il funzionario. Sarà affiancato da un sub-commissario, Barbara Buffa, viceprefetto aggiunto.


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Santena: assalto all’asparago. Tutti i premiati

SANTENA Assalto di folla agli asparagi: è la festa del re tavola santenese. Nel giro di neanche 3 giorni sono stati infatti divorati da circa mille persone, oltre 8 quintali e mezzo del tipico ortaggio, cucinato dalla Pro Santena. Non solo, domenica le strade sono invase da migliaia di persone a spasso tra le bancarelle. In piazza Santi Cosma e Damiano alcuni bambini saltano sulle giostre gonfiabili, altri si dondolano su dei cavallini e si svagano con vecchi giocattoli di legno. Nel pomeriggio, la sagra entra nel vivo, la Bela Sparsera e il suo Ciatarin, rappresentati da Stefania e Fabio Tagliante sfilano su un calesse per le vie santenesi. Ad aprire loro la strada sono il gruppo Twirling delle Asparagette e la banda musicale Canonico Serra. Al seguito sono i carri allegorici della pro loco e i ragazzi dell’Istituto comprensivo con le regioni d’Italia. Ancora nel codone sono anche gli sbandieratori di Costigliole d’Asti, il gruppo risorgimentale dello stato maggiore napoleonico dipartimento della Dora; nobili e popolani di Borgo Talle; Cavour, la contessa di Castiglione, Maria Adelaide, Costantino Nigra e la Bela Rosin rappresentati dal gruppo Miraflores di Venaria Reale.

 

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giovedì 12 maggio 2011

Nicotra: ''Vigliacchi!''. Ma i ribelli sono troppi

SANTENA «E’ un gesto inqualificabile, da vigliacchi». Così Benedetto Nicotra bolla le dimissioni di undici consiglieri, fra cui il suo assessore Giovanni Giacone, che lunedì mattina l’hanno buttato giù dalla poltrona di sindaco. Si sente tradito Nicotra; anche perché i ribelli sono arrivati in municipio nel primo pomeriggio quasi come dei congiurati, in segreto e all’improvviso. E lui era giù in Calabria, a Riace, a rappresentare la città nel paese a cui è legato un santenese su tre. Sul siluro che affonda Nicotra ci sono le sette firme della minoranza Santena Cambia (Roberto Ansaldi, Enrico Arnaudo, Gino Anchisi, Cetty Siciliano, Ilario Martini, Domenico Galizio e Tommaso Elia), le tre di Progetto Santena (Edoardo Tamagnone, Santino Cascella e Valter Mastrogiovanni, fuoriusciti dalla maggioranza due anni fa) e soprattutto quella decisiva dell’assessore Giacone.


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D'Alcala' uomo libero. ''Non e' piu' pericoloso''

SANTENA Vincenzo D’Alcalà non è più pericoloso; e dunque è di nuovo un uomo libero. Lo annuncia il suo legale Claudio Strata: «E’ stato accolto il mio appello per la libertà vigilata. Il giudice concorda nel ritenere che sia venuta meno la pericolosità sociale e ora non è più sottoposto ad alcuna misura ». Intanto l’avvocato conferma anche il ricorso per la confisca dei beni del santenese stabilita ad aprile: «L’udienza di appello sarà il 30 giugno», anticipa Strata. La sentenza di aprile aveva stabilito la conferma del sequestro temporaneo della villa di via Gamenario, un appartamento a Pietra Ligure, conti correnti, titoli e i terreni di Villastellone accanto alla sede della Galuro Autotrasporti, amministrata dalla moglie e dal figlio di D’Alcalà.


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lunedì 9 maggio 2011

E' caduto il sindaco Nicotra. Giacone coi ribelli a Santena

SANTENA La Giunta Nicotra è finita: ieri, lunedì, poco prima delle 15 di ieri pomeriggio è stata depositata in municipio la lettera di dimissioni di undici consiglieri. Risultato: il Consiglio comunale è sciolto, il sindaco Benedetto Nicotra decade. L’undicesima firma, quella decisiva, è stata posta dall’assessore Giovanni Giacone. Gli altri firmatari sono i sette della minoranza Santena Cambia (Roberto Ansaldi, Enrico Arnaudo, Gino Anchisi, Cetty Siciliano, Ilario Martini, Domenico Galizio,Tommaso Elia) e i tre di Progetto Santena (Edoardo Tamagnone, Santino Cascella, Valter Mastrogiovanni).


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lunedì 2 maggio 2011

Ivana Spagna a Santena

SANTENA «Mi calerò dall’alto travestita da Mary Poppins e da altri personaggi volanti». Sono giorni intensi per Ivana Spagna, ore trascorse nel palazzetto dello sport di via Brignole. A correggere gli ultimi particolari, a curare l’interpretazione di ogni minimo tono e soprattutto a collaudare le trovate con cui vuole catturare il pubblico da qui all’autunno in mezzo mondo. Qui, a Santena, la grande cantante giovedì lancerà in anteprima il suo nuovo spettacolo. Titolo: “Fantasy Tour”, fino a ottobre in giro per l’Italia, Stati Uniti, Canada... L’ingresso costa 10 euro. Per informazioni e prevendite si può telefonare allo 011- 34.99.956. A Santena i biglietti si possono acquistare nel ristorante bizzeria Basilico, in piazza Martiri 9. Organizza l’agenzia Cpl.


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Santena fuori dalla Fondazione Cavour. ''Non bastano i soldi comunali versati''

SANTENA I primi versamenti non bastano e neppure la promessa di fornire servizi: la Fondazione Cavour pretende altri soldi. Altrimenti, il sindaco rimarrà fuori. Com’è successo venerdì, scatenando l’ira di Benedetto Nicotra. Venerdì si è riunita l’assemblea dei “soci fondatori” ma il sindaco, rappresentante del municipio, non è stato invitato. Un’imperdonabile dimenticanza? «Non ne conosco il motivo – s’infuria il primo cittadino – Noi la nostra parte l’abbiamo fatta. Abbiamo versato prima 25.000 euro per la manutenzione del parco e poi altrettanti quando ci è stato detto che la “dote” d’ingresso doveva essere più generosa».


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