mercoledì 23 marzo 2011

Ribasso incredibile per gestire i campi di calcio a Santena

 

Come si fa a mandare avanti i due impianti sportivi di via Tetti Agostino e della Trinità con 13.000 euro l’anno? E’ stata messa sotto la lente d’ingrandimento l’offerta con cui l’Ups si è ri-aggiudicata la gestione dei campi di calcio comunale: un ribasso addirittura del 56 %. «E’ prevista l’istituzione d’una commissione per valutare la congruità delle offerte», rivela Giovanni Giacone, assessore allo sport. 

 

 

 

La domanda se l’è posta più d’uno dopo che la gara per la gestione è stato vinta dell’Ups, presieduta da Marco Casorzo, con un ribasso del 56 per cento sui 30.000 euro previsti dal bando. Ed ora se la pone anche il Comune. 

 

 

C’è ancora un paio di mesi per risolvere il problema. La gestione attuale, già ora in mano all’Ups, scade a maggio. 

Altri due concorrenti avevano proposto ribassi consistenti ma non così tanto. 

Se infatti il San Luigi si era limitato ad un modestissimo 3 %, l’Atletico Santena ha proposto il 32 % in meno mentre Giacone del Circolo “Andrea G.”  si è spinto fino al 38: «E già con questo ribasso si rischia di non farcela», commenta.

«Non riesco proprio a capire – assicura l’assessore, che dell’Ups è stato vice presidente per 25 anni prima di doverlo abbandonare per dissapori con  Casorzo – Prima di questa gara, per anni, il Comune ha dato alla società 70.000 euro l’anno per le manutenzioni, più altri 10.000 per la ricaduta sociale. Da questa cifra si devono poi togliere 18.000 euro per l’affitto dei campi. Ma ne restano comunque oltre 50.000. Ed ora l’Ups ne chiede solo 13.000?».

Gli impianti sono piuttosto grossi. Quello di via tetti Agostino ha due campi, per partite e allenamenti, tribuna con sotto gli spogliatoi ed i servizi, biglietteria e area verde circostante. 

Quello della Trinità è ancora più grosso. Tre campi da calcio, uno da calcetto, uno da beach-volley, spogliatoi, magazzino, aree verdi interne con alcuni arredi e gazebo.

Tutto questo deve essere tenuto in buono stato. Poi per tutti due gli impianti bisogna pagare le bollette, le licenze per mantenerli aperti, pubblicizzare le manifestazioni.

Impegni che costano. Assai improbabile bastino 13.000 euro l’anno. 

Dubbio che è sorto anche alla minoranza consiliare di Santena Cambia. Che nell’ultima ha trasformato in un’interrogazione. Il sindaco Benedetto Nicotra risponde: «La gara d’appalto è corretta. Se poi l’Ups non rispetta gli obblighi, il contratto viene sciolto e la gestione passa al secondo». Cioè a Giacone. 

Poi però qualche dubbio deve essere sorto. Cercherà di scioglierli la commissione. Chiedendo a Casorzo come pensi di fare con una cifra così modesta. 

Giacone ipotizza: «Forse il presidente Ups prevede di trovare sponsor generosi. Ma mi sembra strano: in questo periodo difficile le ditte non allargano facilmente i cordoni della borsa. Tantopiù per cifre consistenti». 

Poi però considera: «Negli ultimi anni nei due impianti non è stata fatta nessuna manutenzione. Penso che tutti i soldi arrivati alla società dal Comune siano stati spesi per mantenere la prima squadra. Ma gli impianti hanno bisogno di parecchie migliorìe. Toccano al gestore. Con pochi soldi certo non le può fare». 

Mario Grieco

 


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