giovedì 30 giugno 2011

Rendite catastali: controlli in vista su tutte le aziende di Santena

SANTENA Controlli a tappeto sui capannoni industriali e sui fabbricati classificati come produttivi. Li svolgerà la Andreani Tributi di Macerata, che ha in appalto dal Comune la riscossione dell’Ici. Non servirà a verificare se gli imprenditori paghino, ma a costituire una banca dati aggiornata. Costerà 20.000 euro in due anni. Una spesa non trascurabile, considerate le ristrettezze di bilancio. Ma giustificata dalla speranza di ricavare ben di più. Dall’Ici di questo tipo di fabbricati sono arrivati nel 2010 oltre 127.000 euro in meno. Tutti i versamenti sono corretti o c’è qualcuno che ha fatto la tara?


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lunedì 27 giugno 2011

Amore per l'insegnamento ma dopo 32 ani di scuola per Arpino c'e' la pensione

SANTENA Dopo 32 anni trascorsi tra le aule e i corridoi della scuola media Falcone, è il momento di voltare pagina per la professoressa Maria Antonietta Arpino: «Non ho alcun rimpianto né malinconia: sono contenta di quanto è stato e di andare in pensione – sorride la moncalierese Arpino, 59 anni – Ho fatto il mio tempo ed è ora di lasciare il posto a qualcun altro». Maria Antonietta, laureatasi in lettere a Torino, per un paio d’anni è supplente in vari istituti. Nel frattempo studia, partecipa a un concorso e nel 1984 le viene assegnato l’incarico a Santena, come docente di educazione tecnica.


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giovedì 16 giugno 2011

Luigi e' ''Tornato'' dalla sua famiglia

SANTENA Era stato dato per disperso. Per 66 anni del fante Luigi Tornato del 79° Reggimento “Roma” nessuno dei parenti aveva avuto altre notizie certe. Ora che madre, padre, fratello e sorella sono scomparsi da decenni, nipote e pronipote hanno trovato la sua tomba. «In famiglia s’è sempre parlato di questo zio Luigi di cui non si sapeva la sorte – racconta la vicenda Luisella Pollone, santenese doc, segretaria del sindaco – Nonostante molte ricerche, i suoi famigliari non sono riusciti a sapere nulla. Gli ultimi vaghi indizi erano l’internamento in un campo di prigionia tedesco. E poi che, liberato di lì, era finito nel Padovano. Ma di certo avevano solo quello scarno verdetto: disperso ». Era nato il 17 maggio del 1920 a Quaranti, ultimo paese dell’Astigiano. Poche decine di case arrampicate su un cucuzzolo dal quale nelle giornate limpide di può scorgere Acqui Terme. Per qualche tempo la guerra l’aveva risparmiato. «Per due volte alle visite militari l’avevano scartato perché troppo magro. Quando poi le cose si sono messe male e prendevano tutti, è stato arruolato. Penso a fine del ’42 o inizio ’43. I famigliari che lo sapevano non ci sono più da molto tempo. Padre e madre sono morti quando io ero ancora piccola. Questi particolari non me li raccontavano. Non so neanche dove e quanto abbia combattuto ». La svolta due anni fa. «Ad una commemorazione a Riva di Chieri in ricordo d’un partigiano trucidato lì, sulla lapide ho visto che c’era anche il nome d’un partigiano veneto ucciso con lui – racconta ancora Pollone – Così penso: chissà se anche lo zio Luigi è sepolto da qualche altra parte in Veneto? ». Parlando con un conoscente arriva un primo indizio utile. «Non ricordo neanche più chi mi abbia detto: «Se era un soldato ed è certo che sia morto nei pressi di Padova, a Noventa Padovano c’era un ospedale militare. Non c’è più, ma forse qualche documento da qualche parte nel Padovano c’è ancora ». Pollone non sa da dove cominciare. Le viene in aiuto la nipote Paola. «Mi dà il suggerimento giusto: se non c’è più l’ospedale militare, nel Municipio del paese forse qualche cosa si può ancora trovare. Telefono al Comune di Noventa. Si danno da fare in fretta. Rintracciano i vecchi documenti dell’ospedale militare. Ed ecco la risposta: Luigi era morto proprio lì. Il 14 agosto 1945. Di cosa non si sa; ma sicuramente per le sofferenze patite nel lager ». Ma nel cimitero del paese la sua tomba non c’è. La traccia sembra scomparire di nuovo. Invece da Noventa arriva un nuovo suggerimento. A Padova c’è un campo del cimitero tutto dedicato ai militari. «Senza molte speranze telefono al Comune di Padova. Racconto la storia. Mi richiamano solo due giorni dopo. Confermano: nel campo dei caduti per la patria sulla lapide della tomba 6 c’è il nome, Tornato Luigi ». Ma cosa è successo prima? Dov’era? La ricerca continua a Roma. Pollone contatta il Ministero della Difesa che si rivolge a Berlino. Il Colonnello Alberto Farullo dell’Ufficio di Collegamento Italiano a Bad Arolsen risponde il 5 ottobre dell’anno scorso. Il fante Luigi Tornato era stato catturato dalla Wehrmacht ma non si sa quando. Prima internato nel campo di prigionia M-Stalag XX B di Marienburg e poi deportato il 22 dicembre ’43 nel campo XII – A di Lindburg non lontano da Francoforte sul Meno. I prigionieri vengono liberati dagli Americani il 28 marzo 1945. Dalla Germania mandano anche una fotocopia del registro degli internati. Col numero 57780 c’è il nome di Tornato Luigi nato il 17 maggio 1920. E’ proprio lui. «Come poi sia arrivato dalla Germania a Noventa non siamo riusciti a saperlo – prosegue Pollone – Ma questo ormai conta poco. Ciò che importa è sapere dove riposa, che non è in una fossa comune. Se l’avessero saputo madre e padre che l’hanno pianto tanto senza sapere che fine avesse fatto sarebbe stata già una consolazione Da Padova ci hanno assicurato che dopo 66 anni la sua lapide è corrosa ma è una delle poche rimaste in piedi». Ora al fante Luigi Tornato è stata concessa la “Medaglia d’onore” «Mi è stata consegnata dal Prefetto, il 27 gennaio Giorno della Memoria, al Circolo Ufficiali di Torino. Mi ha accompagnata il sindaco Nicotra con la fascia tricolore. Oltre a noi c’erano altri 37 parenti di vittime dei lager». E ora potrà tornare a riposare nella sua Quaranti? «Purtroppo no – conclude Pollone – Da Padova hanno detto che non permettono di traslare i resti. I militari devono restare lì, tutti insieme. Non si vuol “smembrare” il ricordo. Ma il sindaco di Quaranti mi consente di mettere una targa sulla tomba di sua madre. Così, sia pur simbolicamente, possono tornare insieme »


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La famiglia va in vacanza con il pacco di eroina

SANTENA Viaggiava con la moglie, due figli piccoli e un chilo e mezzo di eroina. Loro nell’abitacolo, la droga in uno scompartimento segreto. Chi avrebbe mai fermato una tranquilla famiglia in vacanza? Invece, dopo aver lasciato l’autostrada a Santena, è incappato in un posto di blocco dei carabinieri sulla provinciale 29. Elvis Totoshi, cittadino albanese di 29 anni, ha cominciato a tremare come una foglia.


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lunedì 13 giugno 2011

S'innalzano le difese del torrente Banna. Pronto muraglione di sessanta metri

SANTENA Un muraglione di gabbionate di sassi alto un paio di metri e lungo una sessantina è stato costruito sull’argine destro del torrente Banna. E’ il primo tratto di nuova difesa spondale di Tetti Giro realizzato dall’Aipo. Fa parte degli interventi di massima urgenza decisi dall’Agenzia interregionale per il fiume Po dopo le frane dell’argine seguite alla piena del 16 marzo.


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giovedì 9 giugno 2011

Lo stipendio doppio di Nicotra finisce denunciato in Procura?

SANTENA Nicotra prendeva contemporaneamente lo stipendio dall’Ages e dal Comune? La Procura di Torino dovrà indagare su questa domanda: è stata posta dai funzionari stessi del municipio, spinti da un’istanza. Il sospetto è che il politico del Pdl abbia incassato l’intera indennità da assessore per oltre due anni quando faceva parte della Giunta Ghio anziché il 50 %, come invece prevede la legge. La stessa cosa sarebbe poi successa negli anni dal 2008 al 2010, quando invece era diventato sindaco. L’esposto ai magistrati sarebbe stato presentato nei giorni scorsi dai due dirigenti del Comune, Guglielmo Lo Presti e Nicola Falabella. «Non confermo né smentisco – si chiude a riccio Lo Presti – Sono notizie che non possiamo comunicare alla stampa ».


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mercoledì 1 giugno 2011

Una ''santa alleanza'' contro Nicotra. Tutti insieme alle prossime elezioni

SANTENA Una “santa alleanza” per impedire che Nicotra possa riconquistare la città: nasce una coalizione che va dal “rosso” Galizio al “nero” Cascella. Obiettivo: comporre una lista civica che vinca le elezioni tra un anno. E’ la reazione delle opposizioni che hanno mandato Nicotra a casa, sciogliendo in anticipo il Consiglio comunale, dopo che l’ex sindaco ha annunciato nel suo comizio in piazza, due settimane fa, di volere riconquistare il Comune alle elezioni della primavera 2012. L’annuncio ha l’effetto di compattare tutti quelli che negli ultimi quattro anni hanno dato battaglia all’ex onorevole berlusconiano: «Sentiamo forte il dovere di non commettere gli errori del 2007», annuncia Roberto Ansaldi, portavoce dell’ex gruppo consiliare di Santena Cambia.


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